
In questi primi articoli, sono consapevole di non averti aiutato nell’immediato (volontariamente) cercando di darti invece le conoscenze necessarie da approfondire così da auto-migliorarti nel lavoro che quotidianamente svolgi.
Abbiamo parlato, articolo dopo articolo, di ogni elemento che caratterizza l’allenamento, partendo dal generale e poi entrando nel particolare.
Beh stavolta mi farò ripagare con una bella seduta pronta da riportare in campo che rappresenti il puzzle composto con i pezzi che abbiamo a disposizione.
Naturalmente essa ti potrà servire da linea guida per progettare le tue successive sessioni o anche solo per trarne spunto senza seguirla passo passo. Insomma, potrai usarla come meglio credi, a seconda di ciò di cui hai bisogno.
Indice
PREMESSA
Ci tengo a precisare che quanto utilizzerò, sia in termini di contenuto che di linguaggio è stato già introdotto negli articoli precedenti, che ti collegherò prontamente nel caso tu sia capitato per la prima volta qui.
Come già ampiamente descritto nell’articolo “LA SEDUTA DI ALLENAMENTO”, è importante ricordare la struttura di una singola sessione divisa rispettivamente in:
– Riscaldamento (attivazione), naturalmente sia dal punto di vista fisico che mentale
– Fase centrale, dove generalmente individuo l’obiettivo giornaliero e lo porto a termine
– Rilassamento o fase finale
Quindi, procederò per fasi in modo lineare illustrando “l’argomento” della sessione e il modo in cui l’ho sviluppato.
Cominciamo!
OBIETTIVO DELL’ALLENAMENTO
È importante gridarlo ai quattro venti, per non correre nell’errore di farti perdere il filo conduttore dell’articolo.
Nel titolo ho usato la parola obiettivo al singolare, forse sbagliando.
Tu in quanto allenatore di Giovanissimi, avrai diverse richieste da soddisfare in virtù della crescita costante dei tuoi ragazzi. Richieste/obiettivi che si suddividono in tecnici, tattici e fisici (vedi tabella sotto), di cui parleremo più specificatamente nei prossimi articoli, per ora prendi per buono quanto detto.
FASE INIZIALE
ESERCITAZIONE DESTRUTTURATA DI SQUADRA IN QUADRATO(10×10) CON 3 PROGRESSIONI
Dichiarate le nostre intenzioni, è il momento di procedere al concreto.
L’inizio della seduta prevede una sola esercitazione di tecnica destrutturata mirata ad allenare il passaggio corto e lungo, introducendo progressivamente due parole chiavi che complichino sia tecnicamente che mentalmente la proposta.
L’esercitazione prevede, a seconda dell’utilizzo di un pallone o 2 (posizionati su due vertici opposti), un numero massimo di 6 giocatori nel primo caso e 10 nel secondo, questo naturalmente a conoscenza del fatto che tale esercizio è allenante se fatto bene e più volte.
La decisione spetta a te, che sei a conoscenza del livello e del numero dei tuoi ragazzi.
Per quanto riguarda le due parole chiavi, mi sto riferendo a due varianti che aumentino progressivamente la difficoltà, lasciando comunque al giocatore la libertà di scegliere quale attuare.
In totale quindi avrai tre varianti di uno stesso lavoro da allenare in entrambe le direzioni, e quindi con entrambi i piedi per un tempo totale di 20 minuti, 6 minuti per variante e 3 per direzione e 4 minuti di scarto utili a spiegare le varianti e a concedere un breve break.
1) STOP ORIENTATO E PASSAGGIO DI INTERNO PIEDE: ai giocatori, per iniziare, verrà richiesto uno stop orientato all’esterno del cono e un passaggio a seguire verso il compagno adiacente e conseguente cambio di posizione nella direzione del passaggio.
2) PRIMA PAROLA CHIAVE: UOMO. Ora le situazioni si complicano. In presenza di un avversario, e quindi alla chiamata di chi effettua il passaggio, il giocatore sul cono dovrà scaricare al compagno e riproporsi per un veloce dai e vai sempre passando alle spalle del cono (l’avversario) per poi effettuare lo stesso tipo di scambio con il giocatore posizionato di seguito a lui.
3) SECONDA PAROLA CHIAVE: TERZO. Upgrade di quando effettuato in precedenza, solo che adesso il giocatore ricevente lo scarico non chiude il dai e vai ma gioca sul terzo compagno in diagonale che si muove incontro e ri-effettua lo scarico sul compagno che gli viene incontro che intanto, vedendosi saltato si ripropone per la giocata corta.
FASE CENTRALE
1)LAVORO DI REATTIVITÀ E CAMBIO DI DIREZIONE.
Posizioniamo i giocatori in due file di massimo 5 giocatori (in caso provvediti di stazioni speculari), poste frontali e con il rispettivo lavoro davanti come in figura. È un’esercitazione di per sé basilare con uno skip basso nelle scalette e scatto nel quadrato delimitato dai coni rossi; qui spetterà ad uno dei genitori (alternandosi naturalmente) quale direzione scegliere, se la porticina gialla o quella blu.
L’altro giocatore dovrà solo seguire la direzione scelta dal compagno e tentare di entrare nella porticina prima di lui.
Dopo un discreto numero di ripetizioni a testa (6, 3 in cui si decide e 3 in cui si segue), variare la reazione del giocatore “difensore” imponendogli di scegliere la direzione opposta, sempre per 6 volte. Il tutto porterà via non più di 10 minuti, nonostante risulti un ottimo allenamento per stimolare la reattività e il cambio di direzione, non senza una buona dose di divertimento.
ESERCITAZIONE SITUAZIONALE 3VS2 + UN ATTACCANTE POSIZIONATO NELLA ZONA “FRANCA”
Cominciamo ad applicare quanto allenato analiticamente durante il riscaldamento in un’esercitazione situazionale che come preannunciato prevede un 3 contro 2 all’interno di una zona 30×20 metri divisa in tre sezioni come in figura.
Gli attaccanti :
- avranno il vincolo di non poter superare la zona in cui agiscono (una a testa) mentre i difensori avranno libero arbitrio. Nonostante ciò verrà posizionato un quarto attaccante nella zona franca tra la porta e il campo di gioco, di una grandezza non superiore ai 15 metri.L’obiettivo dei tre sarà, dopo aver effettuato un numero di passaggi pari a 5 con l’aiuto del quarto utile in quanto sponda, far giungere palla a quest’ultimo che in 2 tocchi dovrà procedere alla conclusione. Importante sarà l’utilizzo del gioco di sponda dei due attaccanti laterali che con il tempo giusto dovranno accorciare per creare spazio al centrale che a sua volta dovrà essere bravo a cercare con un passaggio lungo l’attaccante.(dato che impegnerai solamente 6 giocatori) l’esercitazione avrà una durata di 15 minuti.
I 6 che giocano avranno a disposizione 30 secondi per completare l’obiettivo. In caso di errore prematuro, sarà il mister a re-inserire il pallone per proseguire.
PARTITA A TEMA 4VS4 CON SPONDA FRONTALE E PORTICINE LATERALI.
Per consolidare e vedere in campo quanto introdotto nell’allenamento odierno (analiticamente e situazionalmente), propongo una partita a tema in un campo 40×20 con due mini-porte laterali e una sponda che agisce sulla linea di fondo offensiva della rispettiva squadra.
In questo gioco, più che mai, i ragazzi vengono stimolati ad usare la sponda e ad effettuare quindi un passaggio verticale per poi andare a ricevere lo scarico e siglare così la segnatura. Non ci sono particolari vincoli, proprio perché voglio siano al massimo delle loro possibilità per dimostrare quanto appreso. La durata della partita sarà di 16 minuti( ovvero 2 tempi da 8), con 2 minuti di riposo tra le due serie.
FASE FINALE
In questo allenamento, dove i limiti nell’esercitazione 2 e 3 della fase centrale sono stati consistenti, ho previsto una partita finale, utile a visionare ancor più ciò che è stato fatto e anche come valvola di sfogo per dei ragazzi di 13/14 anni che magari arrivano da una giornata di scuola faticosa e soprattutto da un allenamento, si ricco di palla, ma altamente limitativo e specializzato. Quest’ultima, per un minutaggio rimanente di 20 minuti.
CONCLUSIONE
Dunque, per oggi è sicuramente tutto. Spero quanto proposto possa esserti utile per i motivi scritti all’inizio. Se sono riuscito anche solamente a stuzzicare il tuo intelletto e ora ti senti pieno di idee, posso considerarmi soddisfatto.
In ogni caso ricorda sempre il soggetto, le sue necessità e la sua idea del calcio…solo così riuscirai a strutturare sempre meglio i tuoi allenamenti.
Alla prossima!
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