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Cominciamo da dire che il comunicato ufficiale della FIGC stabilisce che possono giocare in questa categoria ragazzi dai 12 ai 14 anni.

Questa categoria rappresenta il passaggio definitivo dall’attività di base a quella agonistica, la quale incomincia appunto con i giovanissimi e rappresenta per questi ragazzi il primo anno di gioco in una competizione di 11 contro 11, su un campo regolamentare, con il pallone n.5 e la durata della gara è di 2 tempi da 35 minuti ciascuno.

D’ora in poi tutte le partite saranno disputate da un arbitro e senza l’obbligo da parte degli allenatori di far giocare tutti gli elementi della lista.( max 7 non obbligatorie)

Il campionato disputato prevede una classifica e un titolo che può essere PROVINCIALE, REGIONALE, NAZIONALE, salvo i gironi riservati ai soli giocatori del primo anno.

Ai campionati Giovanissimi è possibile partecipare con squadre composte da ragazzi e ragazze. ( escluso il campionato nazionale )

Le società possono tesserare anche calciatori extra comunitari ( approfondimento nel comunicato ufficiale n.1 del settore giovanile scolastico)

DIFFERENZE SOSTANZIALI

La differenza sostanziale in questa categoria e che ci troviamo difronte a giocatori della stessa categoria ma con corporature completamente diverse: bambini che si confrontano con ragazzi adulti a causa della differente maturazione fisica tra un giovane calciatore e un altro.

Queste differenze di fisicità dovrebbero suggerire al tecnico di differenziare le esercitazioni quando è possibile.

PRIMI OBIETTIVI NELLA CATEGORIA DEI GIOVANISSIMI

TECNICO. Il passaggio dal calcio a 9 a 11 impone come obiettivo quello della conoscenza dell’occupazione del campo e dei movimenti in funzione di compagni e avversari ( smarcamento in ampiezza, in profondità, in appoggio, a sostegno del possessore, orientamento del corpo per vedere più campo possibile)
FISICO. L’organismo di un ragazzo dei giovanissimi è pronto per lavorare su tutte le capacità condizionali: FORZA, RESISTENZA, VELOCITA’, RAPIDITA’ a patto che si intervenga con carichi naturali e intensità adeguate. In questa fase di crescita il ragazzo perde alcune capacità di coordinazione per cui è fondamentale proporre esercitazioni coordinative che possano ricreare quell’equilibrio che momentaneamente hanno perso.
MENTALE. Preparazione dei ragazzi alla competizione. I giovanissimi sono la prima categoria agonistica del settore. E’ importante preparare i ragazzi alla competizione, al raggiungimento del risultato attraverso la collaborazione e lo spirito di gruppo, all’accettazione della sconfitta e anche all’esclusione dagli 11 titolari.

IL BAMBINI DOPO IL PERCORSO FORMATIVO DI 7 ANNI COSA AVREBBE DOVUTO IMPARARE?

Il professor Emilio Cecchini  in una sua ricerca ci dice che un bambino che ha iniziato dai primi calci al raggiungomento della categoria dei giovanissimi dovrebbe essere stato allenato a fare:
1 finte,
2dribbling
3 tiro in porta
4 usare il piede non dominante,
5 colpire di testa offensivo
6 colpire di testa difensivo
7 Sviluppo della tecnica applicata ( con giochi semplici in parità numerica ed in inferiorità e superiorità numerica)
8 gesti tecnici e movimenti di coordinazione efficaci
9 giocare in tutti i ruoli
10 smarcamento
11 marcatura
12 copertura
13 velocità, rapidità con la palla e senza
14 Buona mobilità articolare
15 propensione attiva al gioco di attacco e al possesso palla
16 lettura della partita nella fattispecie previsione dei comportamenti dei suoi compagni e avversari
17 autostima, sicurezza di se e delle sue capacità
18 capacità decisionali

CARATTERISTICHE DA MIGLIORARE NEI GIOVANISSIMI

In questa particolare categoria in cui c’è il passaggio tra il bambino e il giovane adulto è fondamentale allenare stimolare e intervenire su tutte le componenti delle aree del calcio:
tecnica, ( ricezione e passaggio =>fondamentali )
tattica, ( tutti i principi di tattica individuale sia difensiva che offensiva)
fisica, (forza resistenza, velocità, rapidità)
motivazionale, (spirito di gruppo)
coordinativa ( per ritrovare l’equilibrio perso)

Vediamone alcune di più significative

Gioco aereo: traiettorie, saltare e colpire il pallone in modo preciso e coordinato.

Piede debole: allenarlo e migliorarlo costantemente in allenamento

Possesso palla: attraverso varie esercitazioni dal facile a difficile

Forza, Resistenza, Velocità: si introducono gli allenamenti mirati all’aumento di queste capacità fisiche.

Allenamento tecnico nei lanci e cambi di gioco.

Riconquista della palla. Allenare i giocatori mentalmente a recuperare la palla nel momento in cui la si perde.

Attenzione. In questo periodo il pericolo maggiore è che il giocatore si distragga molto facilmente, per cui la durata delle spiegazioni sia sulla lavagna che sul campo è bene ridurle all’essenziale evitando lunghi sermoni prima durante e dopo gli allenamenti o le partite ufficiali.

Pressione. Come e quando agire per portare pressione ad un’avversario in possesso di palla.
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