
Proseguiamo in progressione didattica nel nostro percorso alla scoperta dei principi tattici (individuali e collettivi) e parliamo di DIFESA E CONTROLLO DELLA PALLA.
Anche se può sembrare scontato, molto spesso nei giovani calciatori questo fondamentale di tecnica applicata stenta ad essere utilizzato con efficacia. Tante sono le difficoltà, a partire dalla postura da assumere. Ma credo che il vero problema non risieda in questo.
Indice
Premessa
Abbiamo già ampiamente discusso dell’importanza dell’insegnamento induttivo, in cui obiettivi tattici e tecnici sono celati al ragazzo che dovrà da sé trovare la soluzione al problema, così da ricordarla per sempre.
Non credo dunque che l’errore stia nel fatto che nella seduta quotidiana non ci sia una parte puramente didattica in cui mostrare le giuste posizioni da assumere per evitare di farmi scippare palla. Probabilmente difendere palla non è un’azione di gioco da insegnare in tal maniera come può essere un tiro al volo o un passaggio lungo.
Il vero problema sta nel fatto che molto spesso proponiamo allenamenti in cui non c’è confronto diretto. Allenamenti che in percentuale vedono un 70 % di lavoro privo di incertezza situazionale e un misero 30 % che spesso risiede nella partita finale, abbandonata a sé stessa… una valvola di sfogo finale di cui l’allenatore se ne frega altamente.
Aumentando le percentuali dell’allenamento situazionale (con i dovuti obiettivi, limiti e quant’altro), aumenteremo il confronto diretto, e di conseguenza indurremo i ragazzi a trovare delle soluzioni efficaci al fine di proteggere la palla.
Nonostante tutto… E’ bene conoscere un po’ di teoria!
Lo so, può sembrare antitetico ma conoscere la teoria è importante. Questo ti permetterà di ideare proposte sempre più efficaci unendo quello che già sai a quello che imparerai (spero) leggendo questo articolo.
Le tipologia di protezione palla sono tre. Eccole con gli atteggiamenti da adottare.
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Dorsale. Ci si frappone tra difendente e palla con il proprio dorso a contatto con il petto dell’avversario mentre si domina palla con il piede lontano.
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Diagonale. Si estende il braccio a mano aperta in appoggio sul petto dell’avversario mentre si domina palla con il piede lontano.
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Laterale. Si estende il braccio a mano aperta in appoggio sul petto dell’avversario, posto lateralmente, mentre si domina palla con il piede lontano.
Il fatto che siano tre, necessariamente ci fa capire in quante situazioni potrò trovarmi palla piede in base alla posizione nel campo e di conseguenza in base al ruolo che un calciatore occupa.
E’ ovvio che un attaccante debba saper gestire ad esempio tutte le situazioni in cui si trova a proteggere palla dorsalmente come invece un esterno dovrà essere abile a proteggere palla lateralmente.
Sapere difendere e coprire la palla, è un’abilità indispensabile per mantenere il possesso del pallone e risulta fondamentale dal punto di vista strategico qualora sia necessario “guadagnare tempo” in attesa di eventi propizi.
Il corpo, un’arma in attacco e in difesa
Il corpo si trasforma in un vero e proprio ostacolo, opponendosi al tentativo di riconquista del pallone da parte dell’avversario.
Per realizzare tutto ciò è inevitabile accettare e gestire il contatto fisico con l’avversario. Questi corpo a corpo, permettono spesso agli attaccanti di procurarsi delle punizioni che sempre più diventano determinanti ai fini del risultato.
E’ inoltre importante abituarsi a difendere la palla non solo dopo averla ricevuta, ma anche durante la fase stessa di ricezione nel senso che è necessario predisporre il corpo a protezione della palla, ancor prima di toccarla per evitare di scoprirla e di farsela portare via.
Generalmente durante le sedute di allenamento si utilizzano degli esercizi a coppie creando delle situazioni di 1>1 dove si cerca di insegnare la tecnica della difesa della palla con il fine ultimo di:
- Tenerla
- Dribblare
- Passare dietro
- Girarsi per fare goal
- Coprire l’uscita della palla
- Coprire l’uscita del portiere
Tutte situazioni che i nostri giovani calciatori, dovranno poi saper gestire e mettere in atto durante lo svolgimento di una gara.
4 Proposte facili…
ESERCITAZIONE N°1
lavoro a coppie sulle varie tipologie di protezione della palla
DESCRIZIONE
In figura sono stati usati 3 quadrati di colore diverso per individuare le varianti da allenare. Tu potrai formare un numero di quadrati a seconda dei ragazzi che hai e portare avanti l’esercizio parallelamente e quindi cambiando le indicazioni volta per volta.
QUADRATO ROSSO: protezione della palla in diagonale. L’obiettivo del calciatore sarà quello di riuscire a portare palla da un vertice del quadrato al suo opposto senza farsi rubare palla. Una volta completato, cederà palla al suo avversario che farà lo stesso.
QUADRATO BLU: protezione dorsale della palla. Qui l’obiettivo sarà mantenere la palla per una durata di tempo di 10 o 15 secondi. Una volta terminata si invertono i ruoli.
QUADRATO GIALLO: protezione laterale. Il giocatore in possesso dovrà riuscire a portare palla da un lato al suo opposto.
ESERCITAZIONE N°2
Esercitazione situazionale 3vs2 per il mantenimento
del possesso 
DESCRIZIONE
L’esercitazione è strutturata su di un semplice 3vs2 con obiettivo ben delineato. Disponiamoci di un quadrato 20×20 e formiamo due gruppi, uno dei quali sarà in possesso palla e l’altro che tenterà nella maniera più veloce possibile di interrompere la catena di passaggi. I 3 giocatori in possesso avranno limite tecnico di 2 tocchi, così da enfatizzare la protezione della palla in tutti e tre i modi analizzati.
L’obiettivo sarà mantenere il possesso per 10 secondi così da segnare un punto. I difensori effettueranno una segnatura se, dopo aver riconquistato palla riusciranno a effettuare un passaggio tra di loro.
ESERCITAZIONE N°3
Partita a zone 6vs6 e 1vs1 in ogni zona
DESCRIZIONE
Costruiamo un campo come in figura in cui identificare 4 zone di metà campo e una zona di attacco e difesa per ogni squadra. La partita nel complesso, vedrà un 6vs6 destrutturato in 6 piccoli uno contro uno all’interno dei quadrati del centrocampo e delle due zone di attacco (o difesa a seconda di quello che si vuole considerare).
Questo formato spingerà i ragazzi a mantenere la posizione, a sfruttare il poco seppur libero spazio a disposizione e a proporsi continuamente al compagno adiacente. Non sono previsti limiti di tocco così che i giocatori possano proteggere e mantenere il possesso nel caso non gli si presentino soluzioni alternative.
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