
Spesso poco allenato, sottovalutato, considerata una capacità innata di alcuni ragazzi…stiamo parlando del TIRO IN PORTA.
Beh inutile dire che non è affatto così, e anch’esso essendo un principio di tecnica di base e tattica individuale va allenato sia dal punto di vista esecutivo (tecnico) che situazionale (tattico).
Tecnicamente parlando, ne avevamo discusso nell’articolo dedicato al CALCIARE. Oggi, quindi vediamo come allenarlo in situazioni di gara.
Indice
DEFINIZIONE E UN PO’ DI DATI
Per quanto riguarda la teoria, il tiro è definito come l’atto di indirizzare volontariamente la palla verso la porta avversaria per segnare un goal.
Come già detto, spesso poco allenato, esso risulta essere l’atto conclusivo ideale di un’azione offensiva, per questo concludiamo il nostro percorso nella tattica individuale in fase di possesso proprio con il tiro. Nel caso un’azione finisca in un nulla di fatto, si parla infatti di attacco negativo.
Devi sapere infatti (dati presi da percorsi lavorativi del settore tecnico FIGC) che:
- I goal avvengono con tiri da fuori area per il 15 %, con conclusioni di potenza principalmente di collo pieno o interno/esterno collo
- I goal da dentro area di rigore esclusa l’area piccola sono il 62 %, questa è la zona importante dove arrivare per concludere positivamente l’azione. Qui troviamo anche tiri di precisione (interno piede e interno-collo) e colpi di testa su cross.
- Infine i goal da dentro l’area del portiere sono il restante 23%, e sono frutto di deviazioni in anticipo, ripresa di “seconde palle” di reattività con tante parti del corpo e in modo particolare di testa.
- E’ importantissimo allenare i vari tipi di conclusione sotto-forma di esercizio derivato da contromosse alla zona ,di potenza, precisione, testa, deviazione… ma soprattutto è importante (85%) arrivare in area per tirare in porta
COME SI ALLENA IL TIRO IN PORTA?
Allenare il tiro in porta. Come già detto, una cosa di cui spesso noi allenatori ci dimentichiamo. Innanzitutto ci tengo a sottolineare che non mi riferisco all’esecuzione tecnica e agli schemi motori coordinativi del tiro.
Alludo molto più sottilmente al tiro come principio tattico individuale in fase di possesso. Ma si può veramente insegnare a un giovane quando, dove e come tirare? La risposta in linea di massima potrà essere un no… Ma non credo sia del tutto vero.
Le nuove metodologie situazionali infatti, mirano tramite esercitazioni ben programmate a mettere il calciatore in determinate situazioni da risolvere tramite il proprio intelletto.
Modifichiamo il nostro no in un bel SI con molti requisiti; cerca di proporre esercitazioni che permettano ai tuoi ragazzi di trovarsi più volte in azioni di gioco come 1vs1, 2vs1.. insomma a contatto con avversario, portiere e porta.
Abituali a gestire e a risolvere queste situazioni di gioco, così da esser pronti in partita.
Sinceramente, mi sembra di far demagogia. Questo, risulta essere un discorso abbastanza complicato a livello teorico che possiamo alleviare e schiarire utilizzando apposite esercitazioni così da darti spunto e spiegarti cosa intendo per esercitazioni situazionali per il tiro in porta.
ESERCITAZIONE N°1
2vs2 con rapida transizione negativa
DESCRIZIONE
Disponiamo di un campo non molto grande di dimensioni 30×20. Posizioniamo i ragazzi come in figura facendo due file la squadra gialla e due per quella blu.
L’esercitazione inizia con un 2vs2 dei gialli (per capire da dove si inizia) contro i blu verso la porta difesa dai blu. L’obiettivo sarà risolvere il confronto con una rete senza obblighi tecnico-tattici ma con un vincolo temporale di 10 secondi.
Dopo il due contro due, l’esercizio potrà prendere due strade:
- In caso di rete da parte degli attaccanti, essi faranno ritorno velocemente in postazione e prenderanno un altro pallone con cui attaccare due nuovi difensori;
- Al contrario, in caso di fallimento, essi dovranno tornare rapidamente in difesa per sventare l’attacco di una nuova coppia blu.
Insomma, se segno continuo, se non segno difendo e poi mi rimetto in fila. Molto più semplici a farsi che a dirsi.
ESERCITAZIONE N°2
4vs4 con 4 sponde laterali e porte ravvicinate
DESCRIZIONE
Niente è più allenante di una partita a campo ridotto e a ranghi ridotti. Si consiglia l’utilizzo di porte regolamentari per la seguente proposta.
Un 4vs4 con 4 sponde per squadra. Partita libera da vincoli tecnici e tattici con l’unica restrizione sul gol: esso sarà valido al massimo in due tempi (stop e tiro oppure solo tiro).
Non c’è bisogno di ulteriore spiegazione; cambiare ogni 6 minuti i giocatori nel mezzo con quelli sulle sponde.
ESERCITAZIONE N°3
catena di passaggi-cross-tiro in porta
- MATERIALE UTILIZZATO: 5 coni, palloni
- N° GIOCATORI: 3 per cono
- DURATA: 15 min
- OBIETTIVO: controllo orientato, passaggio, inserimento, tiro in porta
DESCRIZIONE
L’esercitazione è di tecnica destrutturata, con i giocatori posizionati come in figura. L’esercizio prevede un’azione sulla destra e una sulla sinistra.
- il giocatore al centro trasmette al “centrocampista di destra o di sinistra;
- questo, con uno stop orientato si posiziona la palla per effettuare un passaggio sulla linea di corsa dell’esterno;
- quest’ultimo procederà a un cross rasoterra per il secondo centrocampista che nel frattempo è entrato in area per concludere
E’ possibile inserire molte varianti per quanto riguarda la costruzione dell’azione (dai e vai, inserimento dell’esterno opposto, ecc).
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