
Ciao mister siamo al secondo appuntamento della nostra rubrica dedicata ai principi di tattica individuale in fase di non possesso e oggi affrontiamo l’argomento Intercettamento e Anticipo.
Due abilità importanti quelle appena citate di cui sempre più si richiede la conoscenza e la maestria in un calcio sempre più tattico e strategico. Quasi tutte le squadre al giorno d’oggi riescono a gestire discretamente il possesso palla eludendo qualsiasi tipo di riconquista diretta.
E’ per questo che giocatori come Casemiro, mediano basso del Real Madrid vincitore di due Champions League consecutive, risultano sempre più oro colato.
Come avrai notato ho preferito distinguere l’intercettamento dall’anticipo, entrambi principi basati sulla stessa capacità di lettura del gioco… Ma con un’importante differenza, la presenza dell’avversario. Analizziamoli tramite la corrispettiva definizione.
Indice
L’INTERCETTAMENTO
Per Intercettamento, intendiamo l’abilità individuale con la quale un giocatore prende posto in una determinata zona del campo che gli permette di intervenire anticipando l’azione, per recuperare il pallone frapponendosi tra il portatore di palla avversario ed un suo compagno. E’ un’azione importantissima della fase di non possesso.
Nulla di più esplicativo. Esso è importante non solo ai fini della riconquista del possesso palla ma anche per un eventuale contro attacco. Molto spesso infatti, le squadre che subiscono un intercetto non sono posizionate in modo efficace per subire un attacco avversario.
Personalmente, lavoro molto su questo principio. Amo insistere molto sulla posizione corretta da assumere in campo, soprattutto individualmente.
Rimasi colpito in particolare da un’affermazione di Massimiliano Allegri che pochi anni fa spiegò il motivo del perché posizionasse Hernanes davanti alla difesa al posto di Lemina, quest’ultimo molto più roccioso e grintoso.
In sintesi spiegò che recuperare palla per intercetto era molto più vantaggioso rispetto ad un contrasto diretto dove la palla può schizzare in ogni dove. Niente di più vero.
L’ANTICIPO
Non molto diverso dal suo parente stretto, l’azione di anticipo è quella con cui un giocatore prende posizione davanti al diretto avversario avversario intercettando il passaggio diretto a quest’ultimo. Un’abilità molto ricercata, soprattutto nei difensori centrali.
Saper giocare d’anticipo richiede molta maestria in quanto il giocatore deve saper leggere sia l’intenzione del portatore di palla sia quella del diretto avversario.
LA DIFFERENZA TRA I DUE
Aver dato due definizioni implica dover trovare almeno una differenza, altrimenti non avrebbe alcun senso.
Beh, generalmente individuiamo due punti in cui possiamo distinguere un’azione di intercetto da una di anticipo.
La DIREZIONE e la SITUAZIONE DI GIOCO.
LA DIREZIONE
L’intercettamento è un’azione di gioco per la maggior parte ORIZZONTALE rispetto alla posizione della palla e al portatore avversario. Come possiamo vedere in figura, a scanso di grossolani errori di misura da parte dell’avversario, il nostro giocatore dovrà essere bravo a spostarsi rapidamente da destra a sinistra per impedire il passaggio.
Insegnare tale principio non è affatto facile, ma questo vedremo dopo tramite esercitazioni pratiche illustrate.
Diversamente dall’intercetto, l’anticipo si esegue quasi sempre verticalmente alla posizione della palla e al portatore, insomma…in avanti. Un’azione che prevede una buona dose di coraggio e una grande lettura della situazione di gioco.
LA SITUAZIONE DI GIOCO
Quello che più di tutti differenzia anticipo e intercetto è il contesto in cui il giocatore si trova. E come sappiamo, il contesto è dato dall’incertezza situazionale; in sintesi l’avversario.
Quando si compie un’azione di intercetto metà dell’azione si svolge davanti agli occhi del giocatore e metà alle sue spalle. Non c’è una marcatura diretta ma al contrario una difesa della zona individuale mirata alla riconquista della palla sul passaggio avversario. Gran parte della riuscita di un’azione di intercetto sta dunque nel prevedere le intenzioni di due giocatori, uno ben visibile e l’altro nascosto.
In un anticipo al contrario, tutta l’azione è davanti agli occhi del difensore che stavolta dovrà occuparsi esclusivamente del diretto avversario e dei suoi movimenti per anticiparlo e riconquistare palla. Molto più facile si potrebbe pensare…ma quando si ha a che fare con esseri parimente senzienti nulla è facile e l’imprevisto è sempre dietro l’angolo.
ESERCITAZIONI PRONTE ALL’UTILIZZO
ESERCITAZIONE N°1
Allenare l’intercetto in un 2vs1 con continuità di gioco
DESCRIZIONE
Questa che vediamo è una proposta molto semplice e diretta che può essere utilizzata durante la fase di riscaldamento e che permette di allenare importanti principi tecnici come passaggio e ricezione e altrettanti principi tattici come lo smarcamento e naturalmente l’intercetto.
In ogni mini campo di dimensioni 20×10 posizioniamo 3 giocatori, 2 sulle fasce laterali e uno nel centro. I due dovranno muoversi e scambiarsi palla senza farsela intercettare dal giocatore nel mezzo.
Cambiamo la posizione dei giocatori ogni 2 minuti per mantenere alto il ritmo. Il tutto per un totale di 12 minuti di lavoro.
ESERCITAZIONE N°2
Allenare l’intercetto in un 1vs1 con 2 porte da difendere ciascuno
DESCRIZIONE
Una proposta divertente e facilmente quando si ha a disposizione un numero ridotto di giocatori. Si forma un mini-campo 30×20 con quattro porte laterali. L’esercizio prevede un 1vs1 con l’obiettivo di centrare le due porte avversarie.
Anche qui i giovani si troveranno stimolati dal confronto con il diretto avversario in una semplice esercitazione da poter utilizzare sia nel riscaldamento che nella parte centrale della sessione.
ESERCITAZIONE 3
ALLENARE L’ANTICIPO IN UN 1VS1
DESCRIZIONE
Si suddivide il campo in 3 zone, in ogni settore si schierano una punta e un difensore, creando degli 1v1 in ogni zona delimitata. Posizionare inoltre 3 porticine (di 2m) a fondo campo, una per zona.
All’esterno del campo si posizionano 4 giocatori che effettuano uno scorrimento continuo della palla con l’obiettivo di passarla agli attaccanti; in base all’attaccante che riceverà il passaggio, il difensore dovrà intervenire cercando l’anticipo.
Se il difensore non riesce nel suo intento ed è quindi in ritardo, dovrà comunque aggredire la punta tenendola spalle alla porta, evitando che l’attaccante si giri e lo punti palla al piede.
Il difensore non potrà rimanere sempre incollato al suo diretto avversario , si creerebbe troppo spazio alle sue spalle. Spazio troppo facilmente attaccabile con un passaggio in profondità.
Infatti una variante dell’esercitazione prevede la possibilità di attaccare il lungo, o direttamente o dopo uno scarico, corto-corto-lungo.
Tra gli obiettivi dell’esercitazione si possono inserire i concetti del giropalla per i 4 attaccanti. Mai passaggio in orizzontale come prima regola.
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Perfetto per me, è quello che cercavo! Complimenti.