
Dopo aver fornito importanti linee guida riguardanti la struttura e il contenuto che deve avere una buona esercitazione, ampliamo i nostri orizzonti concentrandoci sulla seduta di allenamento vera e propria, l’unità minima di programmazione richiesta per il miglioramento quotidiano.
Sebbene, come quasi tutto del resto, venga fatto “meglio” tenendo conto di un programma a lungo termine che prefissi obiettivi da raggiungere e tempistiche da rispettare, nel calcio, soprattutto in questa età, il continuo miglioramento tecnico, fisico, tattico e mentale (che sia individuale o collettivo) costringe l’allenatore dei giovanissimi a modificare e revisionare quotidianamente il lavoro, per far sì che sia il più efficace possibile.
Osservare in partita e durante la settimana fornirà importanti indicazione da poter sfruttare per la preparazione della singola seduta di allenamento.
Generalmente la settimana lavorativa di un giovane della categoria giovanissimi è data da minimo 3 allenamenti quotidiani della durata media di un’ora e trenta, più naturalmente la partita.
Le tre sedute dunque, per forza di cose, oltre a contenere elementi performanti che facciano migliorare le qualità del calciatore dovrà anche prepararlo al confronto settimanale perché in palio, cominciano ad esserci punti classifica.
La nostra seduta di allenamento non sarà di certo uniforme per tutta la sua durata, sia dal punto di vista del contenuto (mi pare ovvio) che dell’intensità.
In questo caso oltre a essere evidentemente noiosa, risulterà contenere errori gravi che non ci si può più permettere di commettere con una categoria come questa.
Infatti, abbiamo analizzato negli articoli precedenti, in particolare il secondo, come corpo e mente di un giovanissimo siano due cose con interessi differenti.
Il primo comincia ad aver bisogno di una graduale attivazione prima di poter condurre un allenamento decente, al contrario della seconda che invece è rimasta ancora al desiderio di calciare in porta qualsiasi cosa passi sotto il suo naso.
È per questo che, d’ora in poi, sarà d’obbligo rispettare una progressione metodologica corretta per non incorrere in infortuni e quant’altro.
Indice
SEDUTA DI ALLENAMENTO: LE 3 FASI
Generalmente, si tende a suddividere la seduta in 3 fasi distinte non interscambiabili,il:
RISCALDAMENTO,
CORPO CENTRALE
RILASSAMENTO.
Il contenuto di ognuna di esse dovrà essere legato agli obiettivi che ci si è prefissati, naturalmente con alcune linee guida importanti da rispettare. Analizziamole nel dettaglio:
1) Parte iniziale della seduta, il RISCALDAMENTO dovrà mettere il giocatore nelle condizioni ottimali per poter svolgere la seconda fase, obbligatoriamente più intensa e impegnativa dal punto di vista fisico e mentale. Occupa di solito dai 20 ai 30 minuti. Esso avrà effetto sull’apparato cognitivo e neuromuscolare, proprio in preparazione degli sforzi successivi. Generalmente viene suddiviso a sua volta in due fasi, una “generale” in cui si ricerca l’aumento della temperatura muscolare e corporea tramite attività di corsa (con o senza palla) e stretching dinamico (preferibile rispetto a quello statico) e una “speciale” dove si incrementa esponenzialmente l’intensità tramite l’inserimento costante della palla e di esercitazioni che riproducano situazioni di partita.
2) Il CORPO CENTRALE, la fase veramente performante. È qui che andrai ad allenare ciò che ritieni importante tenendo conto ciò di cui i ragazzi hanno più bisogno: esercitazioni tecnico-tattiche, partite e possessi a tema, lavori organici, circuiti di velocità e coordinazione. Anche l’eventuale partita finale senza regole ulteriori a quelle ben note rientra in questa parte della seduta.
3) A volte sottovalutato e addirittura dimenticato, il RILASSAMENTO rappresenta, a parer mio, un momento importante in cui è possibile migliorare due fattori di importanza elevatissima in questo sport: la tecnica individuale e l’elasticità. Il giovane calciatore arriverà, si suppone, esausto dopo un’ora abbondante di allenamento. Per cui ogni tipo di lavoro cognitivo, che richieda un minimo di applicazione mentale, risulterà vano. Non c’è dunque momento migliore per incrementare le capacità tecniche attraverso esercizi puramente meccanici o per aumentare l’elasticità, il tutto per una durata complessiva di 10/15 minuti.
SEDUTA DI ALLENAMENTO: LA PREPARAZIONE
La seduta di allenamento si realizza attraverso una sequenza di contenuti che possiamo definire come quelle attività che l’allenatore propone concretamente ai giocatori attraverso il quale si raggiungono obiettivi specifici e si acquisiscono nuove esperienze da poter utilizzare durante la competizione.
Quando preparerai la seduta di allenamento e deciderai quindi quali contenuti proporre devi tener conto di che cos’è l’allenamento ponendo attenzione alla definizione stessa.
Inoltre devi decidere se vuoi utilizzare metodi induttivi o deduttivi.
Io mi sono più volte schierato dalla parte dei metodi che favoriscono IL PENSARE (e penso che si sia già capito dagli articoli precedenti) inteso come qualcosa di voluto dal giocatore che viene coinvolto in quello che fa piuttosto che LA MECCANICIZZAZIONE di un movimento o gesto tecnico di cui il giocatore diventa esecutore passivo di qualcosa che ha deciso l’allenatore, naturalmente con le dovute e logiche eccezioni.
L’allenatore dei giovanissimi dovrà quindi incitare per far apprendere e dovrà inserire un pizzico di sana COMPETIZIONE (non necessariamente con gli altri ma anche con sé stessi, superare i propri limiti) per tenere alta la qualità del nostro intervento.
Per favorire il miglioramento quindi devo proporre dei contenuti che i miei giocatori comprendano così da essere stimolati nel metterli in atto e per favorire il massimo impegno creo competizione (con sé stesso, con gli altri).
Passiamo a delineare gli aspetti della programmazione della singola seduta.
Dall’analisi di ciò che osservo settimanalmente decido quali obiettivi perseguire durante la stagione sportiva.
Stabiliti gli obiettivi dovrò decidere come “distribuirli” nell’arco dell’anno.
Tenendo conto della distribuzione dovrò ora decidere quali contenuti utilizzare in ogni seduta di allenamento per portare a termine gli obiettivi prestabiliti.
SEDUTA DI ALLENAMENTO: LO SVILUPPO
Tante ora, sono le strutture che puoi adottare per formulare la tua sessione giornaliera.
Un modo per organizzare la seduta è quello di suddividerla in varie parti come ad esempio:
1. riscaldamento
2. esercitazione destrutturata
3. esercitazione situazionale
4. partita/possesso a tema
5. gioco finale
6. rilassamento
un altro modo:
1. esercitazione/situazione di gioco/ecc.
2. partita
3. esercitazione (destrutturata, situazionale ecc)
4. partita
5. esercitazione (destrutturata, situazionale ecc)
6. partita
Queste sono solo 2 delle milioni di proposte attuabili ben sapendo che non esiste una verità assoluta, e che ogni allenatore deve innanzitutto mettere in campo ciò che crede e non copiare questo o quell’altro allenatore o questo e quell’altro esercizio.
Un altro particolare da non ignorare nello sviluppo della seduta, è il tempo che è un nemico con il quale dovrai sempre “litigare”, e dato che il tempo a disposizione è sempre poco (tenendo conto di tutte le variabili in gioco in una società) devi fare in modo di sfruttarlo bene.
Partendo dal fatto che fare tutto è controproducente cominciamo ad inserire nelle nostre sedute di allenamento CONTENUTI completi ed efficaci per gli obiettivi che dobbiamo raggiungere.
Il contenuto che ci permette di massimizzare il tempo andando a toccare ognuna delle capacità che compongono l’allenamento e le caratteristiche del giovane calciatore sarà sicuramente quello più giusto.
Sarà estremamente importante però che i contenuti proposti siano via via complicati nel tempo in modo tale da consentirci lo sviluppo contemporaneo di più obiettivi.
Ad esempio proponendo una situazione di gioco quale 2vs1,1vs1,3vs2 inserisco varianti per lo sviluppo di un particolare tecnico o tattico mantenendo comunque il carattere situazionale e creativo tipico di esercitazioni come queste.
Inoltre se disponi di aiutante (è sempre meglio non lasciare “liberi” ragazzi di questa età) suddividi la squadra in più gruppi e stazioni: così facendo eliminerai tempi “morti” e favorirai l’intensità e la concentrazione.
E così con tutte le esercitazioni.
Ovviamente vi saranno dei casi per i quali troverai difficile aggiungere “qualcosa” all’esercitazione per renderla più completa; inserire troppe varianti magari ti porterà a “snaturare” l’obiettivo primario che ti ero posto per quel determinato contenuto.
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4v2 zone ombra
➡Numero di giocatori: 6+
➡Difficoltà: facile-medio
➡Tempo: 10-15 min.
➡Obiettivo: Dribbling, Passaggio, Attacco, Difesa
✅Descrizione:
- si gioca un 4vs2
- ogni squadra difende una zona ombra
- le squadre segnano entrando in dribbling nella zona ombra o se un giocatore riceve un passaggio in corsa all’interno della zona ombra
- se una squadra ( es. rossa) perde il possesso, due giocatori (bianchi) dell’altra squadra devono immediatamente entrare in campo e andare a fare un (4v2) mentre due giocatori ( es. rossi) che la perdono escono dal campo e vanno a posizionarsi nella zona ombra di propria competenza
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buongiorno, trovo molto utile questo articolo x i concetti esposti in modo semplice e comprensibili x preparare una corretta sessione di allenamento grazie.
Grazieeee